lunedì 5 dicembre 2011

Domenica, 24 luglio 2011   Singing in the rain up to Nykoping...
Diario bello di papà eccomi qua: un po umido ma ci sono....
Però, adesso che sto ritornando, mi sembra poco corretto che mi debba beccare acqua a catinelle quasi tutti i giorni... Vero San Pietro?

Dato che oggi era una tappa lunghetta e faticosa , viste le condizioni del tempo, decido di svegliarmi presto e di mettermi in strada a qualunque costo.
Appena sveglio la prima cosa che faccio è aprire le tende e dare un'occhiata in strada: Black è li che mi aspetta
Una bella doccia corroborante, preparo la borsa, mi vesto, colazione veloce e carico le mie cose sulla moto: sotto l'acqua....
Che fatica quando si è vestiti di tutto punto: mi sento come un cavalliere alle crociate, ma ormai i gesti sono quasi meccanici, durante tutti questi giorni ho imparato a memoria tutta la sequenza di imbragaggio ed i punti di fissaggio degli elastici ormai sono i migliori ed i più facili  (vorrei vedere! Dopo 2 settimane...)

Si parte ed appena usciti dalla città la nebbia mi avvolge come una seconda pelle: credo che non ci sia niente di più brutto che nebbia e pioggia allo stesso tempo.
Per lo meno a quest'ora pochissime auto, anche perchè è Domenica.

Faccio un paio di foto e poi spunta nuovamente la foresta di pini: stavolta mi piace, sarà per la pioggia, sarà per il freddo però mi piace.

Devo far benzina e di stazioni di servizio nemmeno l'ombra...
Mi affido al GPS e ne trovo una un po fuori rotta ma abbastanza vicino, imposto il navigatore ed esco dalla E4.
Dopo 5 chilometri arrivo in uno spiazzo dove c'è la stazione di servizio che funge anche da chiosco alimentari.
Due pompe: una per il diesel e l'altra per la verde 95. Entro e chiedo se si può pagare alla cassa e l'inserviente mi risponde di no spiegandomi che devo pagare con carta di credito e dev'essere Svedese dato che il sistema di pagamento non è stato ancora attualizzato e forse non lo sarà mai... Chi viene da fuori a fare benzina in questo posto fuori dal mondo? Ma io!!! rispondo con enfasi.
Mi bevo un caffè annacquato e attacco bottone col giovanotto, ho una certa idea in testa e devo usare tutta la mia esperienza ed il mio savoir-faire . Gli chiedo come se la passa e mi risponde che è un lavoro di cacca ma per lo meno lavora: la cosa più brutta è che a volte passano anche due o tre giorni senza vedere nessuno ed è contento di scambiare due chiacchiere.
Dopo una decina di minuti e mezza storia del mio viaggio vado all'attacco: "ma tu hai la carta di credito oppure usi il bancomat?" chiedo con aria assente.
Mi risponde che usa il bancomat,  tiro fuori il Jolly: "potresti farmi benzina ed io ti pago cash, che ne dici?"
Certo fa lui..
Hyaaaaaaaaaaaaaaa!!!!! Faccio il pieno, pago e gli lascio la mancia, se la merita!
E piove, a tratti molto forte e le gocce sembrano sassate.
Il casco, gia rumoroso di per se, fa da cassa di risonanza: come se avessi una batteria in testa.
Come se non bastasse un vento fortissimo mi spinge di lato, diminuisco la velocità e so già che stasera avrò dolori dal collo sino alle spalle e braccia.
Dopo 7 ore di questo tran tran arrivo a Nykoping e finalmente ha smesso di piovere: il vento fortissimo ha pulito il cielo ed in pochi minuti sono davanti all'albergo.
Direi una pensione ma è pulitissimo, c'è la connessione WiFi gratis, hanno il garage ed è fuori dal centro e dai rumori, insomma: perfetto!!
Nykoping è poco più di un villaggio e non c'è niente di particolare... a parte la sua perla, così l'ha chiamata la padrona dell'albergo, il loro unico English Pub che a detta della signora è anche un ottimo ristorante.
Dopo la doccia ed aver scaricato le foto ci faccio un salto.

Effettivamenten l'Oliver Twist è un bel locale con alcune stranezze che saltano subito alla vista come la pista da bowling in legno, con i dieci birilli e la boccia in avvicinamento attaccata al soffitto...

Il bar è superbenservito con le migliori marche di birra alla spina e whisky scozzesi ed irlandesi, nonchè un menù ricco ed assortito.
Decido per una Caffrey's rossa ed un filetto di merluzzo adagiato su patate schiacciate ed al forno con salsa di caviale ed origano fresco: semplicemente la migliore cena da quando sono partito! Piatto semplicissimo ed allo stesso tempo finissimo e prelibato.
Per finire un bel Irish Coffee

Ieri avevo accennato che sarei arrivato a Stoccolma, ho corretto e mi scuso per l'errore. Quando ho programmato il mio viaggio ho evitato le grandi città e sino ad oggi non mi pento della scelta fatta.

Caro Diario che ne dici se mi butto in branda?
Più mi avvicino all'arrivo e più sono stanco, sino ad oggi ho guidato per oltre 6500 chilometri e me ne aspettano ancora tanti.
Magari quando rientro a Siracusa mi metto a letto per due giorni...




























See you tomorrow!!!!!


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